Mag 22 2015

 

Equitraining Humans & Horses™

La storia di Luisa Belletti

“Anni fa nel pieno della mia esistenza di giovane donna, fra mille progetti e tanti sogni, un drammatico evento segnò la mia vita improvvisamente condizionandola per sempre: una malattia mi colpì senza esclusione di colpi, in un escalation che mi portò alla più completa disperazione. La sinergia di una famiglia stretta a me e presente e l’aiuto fondamentale datomi dalla spinta motivazionale che l’idea dei cavalli, e gli altri animali a me sempre vicini, riuscirono a darmi, mi diedero la forza di andare avanti ed intuire e sperimentare su di me, un nuovo percorso che mai avrei immaginato. Da allora sto impiegando ogni mia risorsa a sostegno del prossimo lanciando forte il messaggio del “si può fare” ed insieme è meglio, nonostante le mie innumerevoli difficoltà, dovendomi districare fra giornate non buone,terapie ed ospedali.”

Sono un tecnico , ma anche una persona disabile che ha vissuto per diverso tempo in mezza alla criticità più cruda , in luoghi di cui nel nostro quotidiano,ne ignoriamo l’esistenza, dove rinchiusi fra 4 mura brulica un esercito di persone che tentano di aprirsi un varco verso il mondo esterno , che provano di riappropriarsi della propria vita , che vengono continuamente sottoposte a trattamenti che se assolutamente necessari al fisico, lasciano però indietro quello che è l’animo delle persone svilendone l’essenza. Lì si impara a vedere non con gli occhi e a sentire con un altro tipo di orecchio. La comunicazione corre sul filo delle emozioni e delle sensazioni , degli intenti e della volontà; dove l’unica cosa che si chiede è di essere nuovamente accettati, dove le relazioni come ponte comunicativo vengono bramate , dove si fanno i conti continuamente con un cambiamento di stato che crea sconcerto , vergogna , disperazione che necessità di un elaborazione , comprensione e possibilità per poter riemergere con nuovi mezzi. Ebbene, i cavalli mi hanno dato questo , la spinta,la motivazione che agganciata ad un idea ed usufruendo di un linguaggio comune, hanno aperto un portale verso il mondo esterno,presentandomi una rosa di possibilità , prive dell’elemento straniante che è il giudizio , deprivati di ogni sovrastruttura, perché al cospetto dei cavalli vige la regola dell’autenticità , loro pretendono chiarezza e sincerità

Il cavallo che non viene privato della sua individualità(come purtroppo troppo spesso accade) e si dimostra,dandogliene la possibilità,come vero e proprio dispensatore di opportunità ,attraverso un percorso rivolto a tutti quanti, qualsiasi sia il tipo o la forma di disagio.

Si ha sempre più bisogno di spazi che siano monitorati con professionalità , ma divincolati da qualsiasi cosa rimandi il nostro pensiero ad elementi condizionanti giudicanti , dove la persona attraverso il cavallo avrà una rifrazione autentica di ciò che è nell’immediato e in quel medesimo istante, dove potrà prendere coscienza di cose che alle volte stanno al di sotto dello stesso livello di coscienza.

“Attualmente ,mi dedico al prossimo concentrandomi su tutte quelle capacità che vengono schiacciate ed inibite dal problema che è costretto a vivere, valorizzando la libera espressione del potenziale creativo personale. Partii in questa avventura per essere di sostegno a persone che come me,si trovavano ad affrontare un momento critico come una malattia, ma con il tempo sono subentrate le più svariate tipologie di persone: bambini insicuri,disabilità di vario genere, problemi specifici dell’apprendimento, persone anziane, vittime di abusi quali mobbing , stalking e bullismo. Il metodo Equitraining humans & horses™ è alla base del primo progetto nazionale pensato per dare sostegno alle persone con particolari dipendenze quali la ludopatia.”

Attraverso una proposta alternativa sul fronte disagio, rivolgiamo i nostri servizi a tutti coloro che vogliono provare un metodo basato sulla persona prima ,anche in concomitanza alle terapie tradizionali attraverso interventi integrativi di supporto in collaborazione,dove occorre,con i terapeuti di riferimento.

Non si parla di terapia,termine abbandonato per il suo significato incasellante Che va contro l’ideale Equitraining humans & horses™

Testimonianze e supporto medici

Ho conosciuto Luisa durante una estate bella e difficile.L’ amico di mio figlio frequentava già il maneggio, così un pomeriggio, stanchi della spiaggia, ci siamo uniti ai nostri amici… Mi ha sorpreso come i bambini si siano affidati a Luisa e si siano avvicinati con naturalezza al cavallo; mi ha colpito la calma di Luisa e la sua modalità di stare con loro, trattandoli da grandi, da persone capaci, parlando senza fretta, come avendo a disposizione un tempo infinito, il tempo che serviva…”

“ritengo che tale approccio,Equitraining humans & horses™, sia vincente e che meriterebbe la supervisione di esperti che possano decifrare quello che accade in termini psicologici.

L’esperienza con il cavallo può essere descritta, a mio avviso, allo stesso modo in cui viene definito il desiderio stesso in psicoanalisi e cioè come l’esperienza di sentirsi superati:

il desiderio viene all’esperienza come qualcosa che turba il mio Io e tutte le sue convinzioni consolidate”.

Dott.ssa Chiara Bertelli”

Il contesto outdoor, l’interazione con questi magnifici animali rende l’esperienza universale per persone di ogni età e provenienti da ogni esperienza e può essere di grande supporto a qualsiasi percorso personale per ritrovare “un proprio centro”, per rilassarsi e ridurre lo stress, o per riscoprire cosa significa un vero contatto con la Natura, così come può essere utile a supporto de lavoro di psicoterapeuti e medici che si occupano di prevenzione e stile di vita.

per esempio, io mi occupo di problemi di sordità e di equilibrio e persone con perdita uditiva, non “sentendo”, imparano a volte anche a non “ascoltare”. Fare un lavoro di ascolto come quello proposto da Luisa Belletti Equitraining humans & horses™, oltre a essere piacevole e divertente, porta le persone a sensibilizzarsi, ad un maggiore ascolto, cioè a raccogliere tutti i segnali utili alla comunicazione. Per capire come arricchisce questa esperienza bisogna chiedersi la differenza tra guardare e vedere…guardando un panorama…cosa e quante cose cogliamo? siamo solo nei nostri sogni ad occhi aperti? quanti dettagli e cose vediamo? quanta vita intorno e oltre che dentro di noi, cogliamo?

Se usciamo dall’isolamento dei pensare e rimuginare solo sui nostri problemi o pensieri negativi, non solo stiamo meglio e siamo meno stressati, ma riusciamo a essere più solidali con gli altri, e anche un po’ più felici.”

Manuela Mazzoli

Cl. ORL-Otosurgery
Az. Ospedaliera-Università di Ferrara

*

Una condizione di stress protratta nel tempo porta inevitabilmente ad una serie di problematiche di natura generale caratterizzate dalla perdita di ritmicita’ dell’asse HPA (ipotalamo – ipofisi – surrene).

Per tale motivo i soggetti affetti da stress cronico dovranno ricorrere ad adeguate strategie per ridurre il carico stressogeno .

Tra queste la riabilitazione per mezzo del rapporto con il cavallo in chiave “EquiTraining humans & horses™” di Luisa Belletti ,nella sua innovativa proposta, riveste un ruolo di primaria importanza per la sua efficace azione volta a ridurre il carico negativo di stress e di conseguenza migliorare la qualità’ della vita.”

Dott.Sante Guido Zanella medico chirurgo pioniere della terapia chelante in Italia

Mission

Da anni mi occupo di attività nel quale mi avvalgo dell’aiuto dei cavalli per affrontare il disagio nelle sue svariate sfumature.

Poi un evento traumatico ha fatto si che in prima persona mi sono trovata di fronte al disagio nella sua forma più cruda: una terribile malattia mi ha colpita senza esclusione di colpi e lasciandomi con ben poche speranze. Il sostegno sinergico della mia famiglia,la mia forza di volontà(ritrovata dopo aver toccato il fondo più volte) e l’aiuto fondamentale datomi dalla spinta motivazionale che i cavalli e gli altri animali sono riusciti a darmi,han fatto si che lentamente tornassi alla vita ma con la consapevolezza che sul fronte disagio e sostegno alla persona qualcosa mancava avendolo vissuto e tutt’ora vivendolo io per prima.

Da allora sto impiegando ogni mia risorsa a sostegno del prossimo lanciando forte il messaggio che “si può fare” ed insieme è meglio,nonostante le mie innumerevoli difficoltà, dovendomi districare fra giornate non buone,terapie ed ospedali vari.

Mi dedico al prossimo concentrandomi su tutte quelle capacità che vengono schiacciate ed inibite dal problema che sono costrette a vivere,valorizzandole la libera espressione del potenziale creativo personale. Partii in questa avventura per essere di sostegno a persone che come me,si trovavano ad affrontare un momento critico come una malattia,ma con il tempo sono subentrate le più svariate tipologie di persone: Bambini insicuri,handicap di vario genere,problemi specifici dell’apprendimento,persone anziane,vittime di abusi quali mobbing stalking o bullismo, e di dipendenze quali la ludopatia(il mio metodo è alla base del primo progetto nazionale partito in Umbria,per dare sostegno a queste problematiche,e tanto altro.

Le attività di rilassamento Sono state proposte ad ogni tipologia di persona e di ogni età anche per contrastare stati di stress ecc.

Diversi medici stanno sostenendo ed appoggiando la mia proposta avendola seguita da vicino.

Come dicevo i disagi sono tutti muniti della stessa matrice,Vivere un disagio,qualsiasi sia la sua origine, porta la persona ad una profonda destabilizzazione: senso di solitudine e smarrimento prendono il sopravvento facendo emergere infinite forme di malessere.

l’assenza di certezze,la solitudine (l’appoggio e la protezione che offre il sentirsi parte di un insieme), portano alla sensazione di sentirsi schiacciati, incapaci di muoversi, oppressi dal macigno dato dal giudizio che inevitabilmente si avverte di ritorno dalla società che ci circonda.

In tutto ciò però si ha sempre più bisogno di ritrovare calma, stabilità, ricorrendo a rapporti veri e sereni che si possono ritrovare con efficacia nelle cose più semplici, restaurando relazioni di condivisione e crescita con i nostri simili. Ma non solo, poiché il rapporto infraspecie può essere di grande aiuto, in quanto manca dell’elemento straniante che spesso caratterizza quelli umani, cioè del fattore “giudicante”.

Sono un tecnico di equitazione integrata® ed in questi anni ho messo a punto una metodica di sostegno alla persona,sulla base del mio percorso ed esperienza personale,Equitrainig humans & horses™

All’attivo ho diversi progetti dove di base vi è forte il concetto di inclusione e di mutuo aiuto,dove forte è il messaggio che una persona disabile,dopo aver effettuato il suo percorso di coscienza,presa atto ed accettazione della sua condizione,può essere,se vuole, di fondamentale ed essenziale aiuto perché direttamente protagonista dall’altra parte della barricata(x paradosso la disabilità od il disagio diventano valori aggiunti),sa cosa accade nell’animo e nel cuore di una persona in difficoltà perché comunque,mi ripeto,qualsiasi sia l’origine di un disagio c’è qualcosa che accomuna tutti..ossia un senso di alienazione ed il senso di sfregio che questo lascia nell’animo di una persona e che a causa di ciò e delle risposte che provengono dall’esterno, prova inibizione nella sua corsa verso la reintegrazione o integrazione…ecco..io agisco prima,dopo o durante le terapie classiche,attraverso interventi integrativi di supporto che devono trovare il loro spazio per la grande valenza che essi hanno anche a livello sociale.

Propongo attività di relazione e di rilassamento con queste creature,attività altamente riconosciute fuori regione dove la mia metodica è alla base di diverse iniziative.

X le persone e per i cavalli..e non solo

Le mie iniziative sono inoltre anche a favore dei cavalli(in questo frangente ma riferito a tutti gli animali di diversa specie dalla nostra..soprattutto chi viene definito da reddito) visto che prevalentemente mi avvalgo dell’aiuto di creature che normalmente verrebbero dismesse perché non ritenute più idonee,quando in realtà,se solo gliene viene data la possibilità e dopo un’opportuna riabilitazione,si dimostrano creature dall’altissimo valore sociale capaci di dare un grandissimo aiuto e che si fanno metafora del disagio umano.

Ribadiamo il dato di fatto che

Il cavallo non è un mezzo , ma un individuo che attraverso la sua natura ci può dare tanto. Il cavallo è un dispensatore di opportunità che attraverso le sue caratteristiche non fa bene solo al corpo , ma anche all’animo , anzi soprattutto a quest’ultimo e che ci insegna a sentire e guardare con occhi nuovi. E’ una realtà concreta che corre sul filo delle emozioni e delle sensazioni che attraverso l’empatia innescherà meccanismi motivazionali capaci di smuovere le montagne .

Il cavallo attraverso la gestione naturale sarà “libero” di poter comunicare al meglio favorendo in questo modo,la buona riuscita ed efficacia dei percorsi proposti in Equitraining humans & horses™”

La coesione,l’altruismo,l’empatia e l’altrui attenzione sono caratteristiche fondamentali che si vogliono promuovere a favore del prossimo mediante l’aiuto del cavallo. Il rapporto con questa creatura comprende una fitta rete di scambi sensazionali ed emozionali integrati da attività di rilassamento ed equilibrio. Prendere confidenza con il suo corpo, i suoi movimenti ed il suo essere,aiuta a trovare sicurezza ed allo stesso tempo a ritrovare un’ equilibrio interiore,tramite un esercizio che non è solo fisico,ma anche mentale,favoriti ed aiutati da un’animale sensibile ed empatico.”

Luisa Belletti,Equitraining Humans & Horses™..relazioni in“Eequo benessere”

E’ risaputo che le creature di diversa specie dalla nostra ed in questo caso Il cavallo, interagisce con noi semplicemente basandosi sull’istante medesimo, semplicemente “sentono” come e cosa siamo noi in un dato momento ciò che trasmettiamo. Questa interazione ci da la possibilità istantanea di poter accedere alle nostre più profonde emozioni, nel “silenzio” di questo tipo di relazione non c’è il pericolo di essere afflitti da elementi giudicanti, è un intimo dialogo fatto di emozioni e messaggi che il cavallo è in grado di cogliere e rinviarci attraverso le sue reazioni, aiutandoci a riportare alla nostra consapevolezza, stati e sensazioni opprimenti che limitano la nostra libera creatività personale.

Far vivere Alla persona in difficoltà esperienze di questo genere,basate sulla relazione,sulla comunicazione,sulla libertà d’espressione di sentimenti,modi e stati d’animo ,portano la persona a rispondere al meglio a qualsiasi altro stimolo,rafforzati e rincuorati da un rapporto posto alla pari.

All’attivo ho diversi progetti dove di base vi è forte il concetto di inclusione e di mutuo aiuto,dove forte è il messaggio che una persona disabile,dopo aver effettuato il suo percorso di coscienza,presa atto ed accettazione della sua condizione,può essere,se vuole, di fondamentale ed essenziale aiuto perché direttamente protagonista dall’altra parte della barricata(x paradosso la disabilità od il disagio diventano valori aggiunti),sa cosa accade nell’animo e nel cuore di una persona in difficoltà perché comunque,mi ripeto,qualsiasi sia l’origine di un disagio c’è qualcosa che accomuna tutti..ossia un senso di alienazione ed il senso di sfregio che questo lascia nell’animo di una persona e che a causa di ciò e delle risposte che provengono dall’esterno, prova inibizione nella sua corsa verso la reintegrazione o integrazione…ecco..io agisco prima,dopo o durante le terapie classiche,attraverso interventi integrativi di supporto che devono trovare il loro spazio per la grande valenza che essi hanno anche a livello sociale.

ATTIVITA’ INTEGRATIVE DI SOSTEGNO

Propongo questi concetti in Equitraining humans & horses™ dove si basano i miei metodi con congnizione di causa,essendo un tecnico ma per prima cosa una persona disabile che vuole mandare il messaggio delle infinite opportunità date dalla relazione fra le persone ed i cavalli, compagni con i quali ritrovare un linguaggio comune..e c’è..che nella sua

semplicità può fare miracoli.

Nelle realtà con le quali collaboro siamo uniti e compatti e siamo i primi a testimoniare ed a sostenere con tutto noi stessi questa realtà…”si può fare ed insieme..è ,meglio!!”

Sono un tecnico , ma anche una persona disabile che ha vissuto per diverso tempo in mezza alla criticità più cruda , vissuto per tanto tempo in luoghi che nel nostro quotidiano ignoriamo l’esistenza dove rinchiusi fra 4 mura , brulica un esercito di persone che tentano di aprire un varco verso il mondo esterno , che tentano di riappropriarsi della propria vita , che vengono continuamente svilite nel loro essere da trattamenti che se necessari al fisico lasciano indietro quello che è l’animo delle persone. Lì si impara a vedere non con gli occhi e a sentire con un altro tipo di orecchio. La comunicazione corre sul filo delle emozioni e delle sensazioni , degli intenti e della volontà; dove l’unica cosa che si chiede è di essere nuovamente accettati, dove le relazioni come ponte comunicativo vengono bramate , dove si fanno i conti continuamente con un cambiamento di stato che crea sconcerto , vergogna , disperazione che necessità di un elaborazione , comprensione e possibilità per poter riemergere con nuovi mezzi. Ecco i cavalli mi hanno dato questo , la forza agganciata ad un idea che attraverso un linguaggio comune hanno aperto un portale verso le possibilità , senza giudizio alcuno , spogliati di ogni esistenza perché il cavallo ti rende autentico , lui pretende chiarezza.ed è in queste realtà che è nato il seme di Equitraining humans & horses™.

Attraverso percorsi in cui il cavallo è inteso come individuo al quale non viene negato il diritto di essere attraverso la gestione naturale, modulato in un determinato modo , è dispensatore di opportunità , rivolto a tutti quanti qualsiasi sia il tipo o la forma di disagio.

Si ha bisogno di spazi che siano monitorati , ma divincolati da qualsiasi cosa rimandi il nostro pensiero ad elementi condizionanti giudicanti , dove la persona attraverso il cavallo avrà una rifrazione veritiera di ciò che è nell’immediato e in quel medesimo istante dove si potrà prendere coscienza di cose che alle volte stanno sotto il livello della stessa coscienza.

Il concetto Equitraining humans & horses™ non è in alcun modo da ritenersi terapia ma che trova il suo spazio negli approcci relativi al benessere della persona,attività integrative di supporto che affiancano il normale percorso terapeutico di chi vi si approccia,qualora ve ne sia necessità.

CRITERI DELL’EQUITAZIONE NATURALE E BENFICI SUL DISAGIO UMANO a cura di dott.ssa Alessandra Amati

Per noi essere umani in un certo momento dello sviluppo psicomotorio in età infantile,è fondamentale una buona lateralizzazione:  un lato del nostro corpo acquista una certa prevalenza nel compiere le azioni, l’altro nel supportare il primo: questa “specializzazione” è molto evidente negli arti superiori e nell’uso delle mani, ma anche delle gambe e dei piedi. In una partenza per correre, sarà automatico per la maggior parte di noi partire con un piede piuttosto che con l’altro: una gamba è in appoggio e l’altra spinge. 

Per acquisire una consapevolezza sensoriale e spaziale del nostro corpo sempre maggiore, bisognerebbe provare ad utilizzare entrambi i lati  e distribuire i pesi su entrambi gli emi-corpi, impegnando anche entrambi gli emisferi cerebrali in un lavoro di coordinazione psicomotoria .  Perché il nostro corpo si sviluppa in modo il più possibile equilibrato, bilanciato, simmetrico. Ad esempio, nel nuoto, durante lo stile libero, che prevede l’uso alternato delle braccia, si consiglia di imparare a girare la testa da entrambi i lati per la respirazione. Da un punto di vista fisico, muscolare e motorio , il nostro corpo lavora e si “plasma” in modo più armonico se sollecitato equamente su entrambi lati, favorendo l’utilizzo di entrambi i lati del corpo. La risposta della mente è altrettanto armonica e bilanciata, energeticamente più incisiva. 

Seguendo i principi e la tecnica dell’equitazione naturale, vengono presi in considerazione entrambi i lati del cavallo: in questo animale è ancora più importante non fare tutto solo a sinistra ( o a destra), visto che i suoi occhi sono posti lateralmente.

Ha bisogno di percepire, anche visivamente, i più piccoli eventi che vogliamo fargli conoscere e accettare su entrambi i lati, affinché li “digerisca” completamente: l’interiorizzazione di esperienze, l’apprendimento e la desensibilizzazione devono poter avvenire su entrambi i lati. Una parte non utilizzata si atrofizza oppure rimane troppo sensibile e quindi istintiva…l’animale potrebbe avere delle reazioni di timore o fastidio sul lato che non  viene mai sollecitato. Questo semplice concetto induce l’essere umano che deve lavorare sui due lati del cavallo ad utilizzare a sua volta entrambi le parti del proprio corpo: da terra, la guida viene fatta a destra e a sinistra, la corda guida e lo stick devono poter essere usati indifferentemente tanto con la mano destra che con la sinistra ; si monta e si scende da cavallo sia a desta che a sinistra; si gira nel tondino a mano destra quanto a sinistra, senza preferenze.

Queste duplici possibilità implicano la rottura o la prevenzione degli schematismi, dell’abitudinarietà, che portano l’animale e le persone alla noia e quindi all’insofferenza e favoriscono , al contrario, la flessibilità psicomotoria e muscolare, l’ accettazione e la disinvoltura.”

Dott.ssa Amati Alessandra